giovedì 3 novembre 2011

Osservare la mente

Dicevo che un po' tutti ci tormentiamo con la voce della mente che giudica, si lamenta, crea una specie di teatrino in cui riviviamo discorsi, quello ci ha fatto così..., non mi capisce, però è vero, sono un incapace..., non ce la farò.., e via dicendo.
Ma sembra che ci possiamo liberare dalla mente.

Si tratta di ascoltare il più possibile che cosa succede nella nostra mente da una posizione esterna, come osservatore. Si ascolta in maniera imparziale, senza giudicare, facendo attenzione agli schemi che si presentano più spesso.
Quando si diventa testimoni del pensiero, si ha la consapevolezza che esiste un sé più profondo che è separato dal pensiero. Questa è la parte di noi da cui nasce l'intuizione, nasce il talento, la creatività, oltre che la pace interiore.
La mente è ovviamente importante, ma è uno strumento, un mezzo per raggiungere degli obiettivi. Serve a raccogliere, catalogare, conservare e utilizzare informazioni. Ma dobbiamo essere consapevoli che c'è qualcos'altro, e cioè l'osservatore o testimone, che utilizza quello strumento.
Ritrovare con chiarezza questo senso di noi stessi al di là del pensiero, ci dà un senso di liberazione e ci restituisce molta energia vitale. Baci.

3 commenti:

  1. Grazie per la tua visita e per il commento. Vedo che abbiamo parecchie cose in comune: l'orto, il pensiero positivo, Thick Nath Hanh ...
    Vorrei uno scambio link, se vuoi.

    Il blog sul cibo è ancora poco organizzato ma l'esperienza del cibo energetico è fantastica.
    Buona domenica!

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  2. ...questa è la cosa più interessante che ho sentito in molto tempo. Mi terrà occupato un bel po'. Grazie!
    È un'uscita spontanea "PattyLoc" o c'è alla base una qualche dottrina orientale o scritto attorno questo "osservatore - testimone"?

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  3. A Ilaron : anche tu hai un orto?

    A Taro:ci sono molte letture ed esperienze. Credo che aprirò presto un nuovo blog più centrato su questi argomenti. Se sei interessato, prova poi a dare un'occhiata. Ciao

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