mercoledì 29 febbraio 2012

Corso di orto biologico - appunti (1)

La neve si  sta sciogliendo nell’orto, ma il terreno è ancora molto bagnato;  meglio attendere che si asciughi un po’ prima di iniziare a lavorarlo.
Intanto riporterò, per chi come me è alle prime armi,  qualche appunto preso durante il primo incontro al corso di agricoltura biologica che si sta tenendo a S. Ambrogio, curato da Gemma ed Eden dell’Azienda agricola La Praglia di Giaveno, in collaborazione con Etinomia e Terra sana Piemonte.
Tra le altre cose si è parlato dell’influsso lunare sulle coltivazioni, argomento che fa sempre molto discutere. So che molti non sono d'accordo; Gemma comunque sostiene che le fasi lunari siano importanti per l’agricoltura, come sono importanti ad esempio per le maree, per le nascite, nel travaso del vino, nella panificazione.
La regola generale è che tutto ciò che non deve montare a fiore va seminato in luna calante, ad es. lattuga, spinaci, bietole; ciò che deve crescere in fretta, con luna crescente, es. pomodori, zucchini, peperoni.
Nel metodo biodinamico si tiene conto ancora di più degli influssi astrali, in quanto la Terra appartiene ad un tutto che viene influenzato dal cosmo. Viene pubblicato ogni anno un calendario in cui sono indicate le date più favorevoli per far crescere le piante secondo ciò che vogliamo far sviluppare di più: il frutto, il fiore, le foglie, la radice, il seme. Molto interessante come filosofia, ma richiede un’applicazione che credo pochi si possano permettere.
Rispetto alla pianificazione dell’orto: esposizione ideale sud-est/sud/sud-ovest in modo che il sole arrivi il più possibile; mantenere una leggera pendenza per il deflusso dell’acqua piovana; seminare varietà adatte al clima  e resistenti; predisporre se possibile barriere anti-vento: siepi, utili anche per accogliere uccelli e piccoli animali che contribuiscono a controllare lo sviluppo di insetti nocivi per le coltivazioni, o steccati; non vanno bene i muretti perché creano vortici d’aria.
Si è parlato anche dei trattamenti invernali agli alberi da frutto, arbusti e piante perenni, con uso alternato di propoli, ortica, zolfo e rame unito a silicato di sodio per migliorare l’aderenza, come indicato in questo link.
Secondo questo schema non ne ho fatti abbastanza, speriamo in bene.


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