mercoledì 21 dicembre 2011

Cure invernali agli alberi da frutto

Nella primavera del 2010 abbiamo iniziato a trapiantare degli alberi da frutto. Il progetto era quello di trasformare il grande prato  in un giardino-orto-frutteto.
un susino
Perciò abbiamo prima tracciato il perimetro del terreno destinato all'orto e poi abbiamo trapiantato tutt'intorno gli alberi. Da perfetti incompetenti, avremo sicuramente fatto scelte non ottimali e temo che ci abbiano pure rifilato piante non proprio in stato perfetto...comunque attualmente abbiamo trapiantato in tutto circa 15 alberelli da frutto.
il pesco

Abbiamo comprato piante in vaso di circa due anni; con largo anticipo, abbiamo fatto grandi buche in cui abbiamo messo del letame sul fondo, come ci avevano consigliato i contadini del posto. Hanno attecchito tutte, anche se alcune hanno patito di più. L'albicocco, ad esempio, la scorsa primavera aveva molti residui resinosi sui rami, forse aveva la monilia. Il vivaista già  mi aveva detto di provare a metterne uno in giardino, ma ho capito che mi dava poche speranze sulla sua sopravvivenza...
un melo
Abbiamo messo un po' di meli e di peri, perché siamo in una zona di grande produzione di questi frutti, tra Pinerolo e Saluzzo. Le piante erano piuttosto piccole e non hanno dato grandi risultati, per il momento.
un fico
Ci dicevano che il fico cresce senza problemi, ma ho visto in vari blog notizie di fichi "stecchiti" in breve tempo...oltretutto la scorsa primavera i nostri due fichi sono stati attaccati dalle cocciniglie, che ho tra l'altro dovuto togliere a mano una ad una; nell'estate gli alberi avevano un'aria un po' sofferente...
un ciliegio

I ciliegi, invece, insieme ai susini, sono cresciuti parecchio ed hanno prodotto un po' di frutti, che però abbiamo diviso con i merli...

A fine novembre, ho spruzzato sugli alberi e le foglie cadute il rame Caffaro, come da indicazioni sui trattamenti invernali della Maiac; dovrei poi anche dare la pasta per tronchi. A febbraio, altro trattamento con NAB. Nel frattempo, dovrò anche sfoltire un po' i rami per limitarne l'eccessiva crescita.

Mi sto accorgendo che occuparsi dell'orto e del frutteto è un misto di entusiasmo, fatica, impegno, soddisfazioni, speranze, preoccupazioni. A volte viene da chiedersi "ma chi me l'ha fatto fare?", ma poi quando sei là nel campo e senti l'energia e la quiete della natura, hai modo di vedere tante meraviglie che la natura è in grado di fare, capisci che sei nel posto giusto,e che ne vale assolutamente la pena.

4 commenti:

  1. Te lo fa fare la passione per la natura,di vedere quei piccoli alberi crescere,magari raccogliere qualche frutto e sai che è veramente tuo,ciao.

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  2. E' vero, io vivo in settimana in città e mi mancano tantissimo..tanti auguri!

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  3. Non ti preoccupare per gli alberelli, bisogna anche dargli un po' di tempo e ricordati che "chi ben comincia...". Tanti auguri! Per le giornate festive e per l'anno nuovo!

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