giovedì 28 marzo 2013

A Istanbul tra tulipani e giacinti


Quando si  pensa ad Istanbul vengono in mente subito Santa Sofia, la Moschea blu, i grandi bazar, il Bosforo o al limite, il tè o il narghilè, ma difficilmente vengono in mente i tulipani.



Questi fiori sono in realtà uno dei simboli della Turchia e della sua città più importante. Oltre a trovarli rappresentati nelle piastrelle che ricoprono le pareti di moschee e palazzi, sui tessuti più preziosi, sui tappeti, in primavera i parchi si riempiono dei loro colori decisi.


Il tulipano non nasce in Olanda, come saremmo portati a pensare, ma negli altopiani anatolici, ed era un simbolo dell'impero ottomano. I primi bulbi furono inviati in dono al botanico Clusius nel 1554, responsabile dei giardini reali olandesi, che cominciò a svilupparne la coltivazione. In cinquant'anni il commercio dei tulipani crebbe a dismisura e si manifestò una vera e propria "tulipanomania", una corsa folle per accaparrarsi i bulbi più rari; su questo desiderio si crearono le prime speculazioni finanziarie e relative rovine economiche, a cui si dovette rimediare con leggi mirate.

giovedì 14 marzo 2013

Come fotografare i fiori


Fotografare i fiori ci permette di catturare la loro bellezza un po' effimera; vorremmo rendere bene la morbidezza dei petali, a volte la loro trasparenza e fragilità, o l'intensità dei colori, conservarne il ricordo a lungo, ma spesso i risultati non sono molto soddisfacenti.

Recentemente ho letto il primo volume del "Libro della fotografia digitale" di Scott Kelby, dove ho trovato dei consigli pratici sulla fotografia dei fiori che possono essere  utili per migliorare la qualità dei nostri scatti, perciò li voglio condividere in questo post.


Intanto una regola che vale per rendere più interessante qualunque tipo di foto, è cercare di fotografare da una visuale diversa da quella abituale. Per i fiori quindi non fotografare dall'alto in basso, ma abbassarsi al loro livello o addirittura dal basso verso l'alto.

quindi non così... (mia)
...ma  molto meglio così...(web)


Meglio fotografare i fiori con uno zoom; il risultato migliora se si riempie molto la foto con il fiore ed è più facile mettere lo sfondo fuori fuoco in modo da concentrare l'attenzione sul fiore, cercando di usare la massima apertura di diaframma che consente l'obiettivo.

Qualunque obiettivo si usi, più ci si avvicina al soggetto e più si apre il diaframma, più si ottiene l'effetto sfocato dello sfondo.



Il massimo sarebbe usare un'ottica macro, oppure montare su uno zoom una lente close-up, che è un'alternativa decisamente meno costosa.

I momenti migliori per scattare belle foto di fiori (e non solo) sono:
cielo coperto e nuvoloso; i colori non vengono così sbiaditi dai raggi diretti del sole;
subito dopo la pioggia, quando le gocce sono ancora sui petali;
se c'è sole, scattare al mattino presto o nel tardo pomeriggio.

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Si può anche decidere di improvvisare uno sfondo nero o bianco, anche solo con una giacca tenuta ad un po' di distanza dal fiore, per creare composizioni molto particolari.

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In casa la luce migliore è quella diffusa che entra da una finestra, quando i raggi del sole non entrano diretti. Fotografare quindi il fiore nelle vicinanze della finestra con la luce che entra da un lato, non dall'alto in basso, usando un treppiedi.

Tutto il libro è impostato così, con molti consigli pratici e poco o nulla teoria, e devo dire che i risultati si vedono subito. Un altro consiglio di Kelby è: esercitarsi, osare, fare tante prove; col digitale si può senza problemi. Buone foto a tutti!


Fonte: Scott Kelby, Il libro della fotografia digitale, ed. Pearson